Illustrazione di copertina
Paris, Bibliothèque nationale de France, Lat. 17813, f. 16v (incipit del trattato ‘Quoniam de generali’).


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Volume 61-80
Volume 41-60
Volume 1-20

INDIVIDUI UNIVERSALI
IL REALISMO DI GUALTIERO DI MORTAGNE NEL XII SECOLO

IV Premio Internacional de Tesis Doctorales
Fundación Ana María Aldama Roy de Estudios Latinos

 

Caterina Tarlazzi

Barcelona, Roma 2018; XL+426 p., 165 x 240 mm; ISBN 978-2-503-57565-0

Il realismo degli universali sostenuto nei primi decenni del XII secolo nelle scuole del Nord della Francia è stato studiato principalmente attraverso la critica di Pietro Abelardo, mentre materiale inedito a favore delle teorie realiste non sempre ha ricevuto adeguata considerazione. Questo libro analizza la teoria realista sugli universali variamente nota come ‘teoria dell’indifferenza’, ‘dell’identità’, ‘degli status’, etc., per la quale si propone qui la denominazione di ‘teoria dell’individuum’. Secondo tale posizione, infatti, l’universale è l’individuo stesso in alcuni dei suoi status.

Si tratta di una forma mitigata di realismo, sviluppatasi a partire dalla critica al più tradizionale realismo dell’essenza materiale. Elementi abelardiani sembrano incorporati nella teoria dell’individuum per un fine – la difesa del realismo – del tutto opposto a quello del maestro palatino. Lo studio considera sia fonti che criticano la teoria dell’individuum (Logica ‘Ingredientibus’, Logica ‘Nostrorum petitioni sociorum’, ‘De generibus et speciebus’), sia testi che la sostengono (il trattato ‘Quoniam de generali’ e il commento P17 all’Isagoge del ms. Paris, Bibliothèque nationale de France, lat. 3237, ff. 123ra-130rb), analizzando nel dettaglio i trentasette argomenti presenti nella discussione.

Oggetto di indagine è inoltre l’attribuzione della teoria al maestro Gualtiero di Mortagne, attivo a Reims e Laon nella prima metà del millecento. A questo scopo sono presi in esame dati sulla vita, le opere e l’insegnamento di Gualtiero, considerando in particolare la testimonianza di Giovanni di Salisbury in Metalogicon II, 17.

 

Caterina Tarlazzi è British Academy Postdoctoral Fellow alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Cambridge e College Research Associate al St John’s College, Cambridge. Ha studiato filosofia medievale alla Scuola Galileiana di Studi Superiori dell’Università di Padova, l’École Pratique des Hautes Études, l’Université Paris IV Sorbonne e l’Università di Cambridge. Le sue ricerche vertono sul pensiero del XII secolo e sui manoscritti che trasmettono le opere e l’insegnamento dei maestri di quell’epoca.

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TEMA 85