Textes et Études du Moyen Âge

Volume 81

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Copertina: Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, gr. IX 29, f. 123r: Odissea X 28-33, con postilla di mano di Boccaccio e nota di mano di Leonzio. Su concessione dei Beni e dele Attività Culturali e del Turismo – Biblioteca Nazionale Marciana. Divieto di riproduzione.


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Volumes 61-80
Volumes 41-60

L’Odissea marciana di Leonzio tra Boccaccio e Petrarca

V. Mangraviti

Barcelona, Roma 2016; CLXXVII + 941 p., 165 x 240 mm; ISBN 978-2-503-56733-4

L’imponente fatica ermeneutica del greco Leonzio Pilato, amico di Petrarca e Boccaccio, dischiuse la via al ritorno di Omero in Occidente nella seconda metà del Trecento. Da quando, negli anni ’60 del secolo scorso, Agostino Pertusi ha identificato gli autografi marciani delle sue versioni omeriche, agli studiosi è stato possibile entrare nell’officina di Leonzio, a un tempo copista, traduttore e commentatore dei due poemi.
Nel presente studio si offre per la prima volta l’edizione integrale dei testi grecolatini dell’autografo leonteo  dell’Odissea, il Marc. gr. IX 29, e si illustrano i molteplici aspetti del suo lavoro. Da una parte, sul versante del greco, si evidenziano alcune peculiarità della recensione del poema tramandata dal Marciano, dall’altra si sottopone a sistematica analisi la fisionomia ortografica, morfosintattica e lessicale del latino di Leonzio. Particolare attenzione è dedicata alle dinamiche interpretative che emergono dalla versione interlineare, eseguita ad verbum secondo l’uso medievale, e dalla densa postillatura. Si dà accuratamente conto, inoltre, delle tracce lasciate nel codice da altre mani: le numerose annotazioni che si sono potute assegnare a Boccaccio e Petrarca aprono nuovi scenari sulle prime vicende del manoscritto e documentano il vivo interesse con cui fin dall’inizio i due umanisti si accostarono alla lettura dell’Odissea.


Valeria Mangraviti (Messina, 1983) ha conseguito il dottorato di ricerca in Filologia antica e moderna presso l’Università degli Studi di Messina. La sua tesi di dottorato ha ricevuto l’accésit nell’ambito del IV Premio Internacional Ana María Aldama Roy de Tesis Doctorales. I suoi percorsi di studio sono attualmente orientati verso letraduzioni grecolatin medievali e soprattutto indirizzati all’attività ermeneutica di Leonzio Pilato e alla tradizione delle sue versioni omeriche.

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