Textes et Études du Moyen Âge

Volume 67

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Nota di possesso autografa di Pietro Crinito, ms. Firenze, Biblioteca Riccardiana, Ricc. 121, f. 1r.

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La biblioteca di Pietro Crinito: manoscritti e libri a stampa della raccolta libraria di un umanista fiorentino

M. Marchiaro

II Premio della Fundación Ana María Aldama Roy de Estudios Latinos

Porto 2013. 342 p.; ISBN 978-2-503-54949-1; 55€

Il presente studio si colloca all’interno di un complesso di ricerche che negli ultimi quaranta anni hanno affrontato la cultura grafica e la complessiva eredità culturale di umanisti della cerchia laurenziana, quali Angelo Poliziano, Marsilio Ficino, Bartolomeo Fonzio (libri appartenenti alla loro biblioteca, talora autografi oppure realizzati da copisti di fiducia, ma anche materiali di lavoro della più varia natura, quali appunti, schedature, commenti inediti, traditi da fascicoli autografi, talora oggetto di plurime, successive sistemazioni in forma di volume). Il lavoro ha per oggetto la ricostruzione della biblioteca di Pietro Crinito (1474-1507), lo studio della sua cultura grafica e un catalogo dettagliato di tutti i libri che gli appartennero. In assenza di inventari e disposizioni testamentarie, la raccolta libraria del Crinito è stata ricostruita attraverso un sistematico spoglio della bibliografia di riferimento, ma anche attraverso controlli diretti dei singoli fondi delle principali biblioteche in cui sono giunti materiali dell’umanista fiorentino. La ricerca ha portato al reperimento di 34 volumi di proprietà del Crinito per un totale di 64 unità codicologiche.

Particolare attenzione è stata dedicata ai manoscritti autografi del Crinito che, pur distribuiti in un arco di anni ridotto dal 1486 al 1500, permettono di delineare un quadro dell’evoluzione delle sue abitudini grafiche dagli anni della formazione scolastica all’età matura. La ricerca individua l’evoluzione della scrittura e riconosce, a partire dal 1495, una svolta nelle scelte grafiche del Crinito che solo da questo momento, solo dopo lo studio degli autografi di Poliziano, adotta un modello di corsiva all’antica decisamente caratterizzato da forme di lettera e di legature di tradizione antiquaria.

Michaelangiola Marchiaro è Dottore di ricerca in Storia della Tradizione dei Testi nel Medioevo e nel Rinascimento. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alla paleografia latina, alla codicologia e alla catalogazione del manoscritto medievale. Lavora attualmente presso l’Archivio Capitolare di Pistoia. E’ membro dell’Associazione Manoscritti Datati d’Italia (AIMD), della Association Paléographique Internationale Culture, Écriture, Société (APICES) e dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica (AAE).

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